Scuola
La scuola è presente in Ticino dal 2012 (ex Scuola DELTA cani da terapia - Antenna Svizzera Italiana). Non persegue scopi di lucro, si avvale di monitori competenti e qualificati, vuole offrire nella Svizzera Italiana e nel Moesano la possibilità di formazione di team di zooterapia pet-therapy con l'ausilio del cane.
Attività
Le attività svolte dai nostri team rientrano, nella maggior parte dei casi, in quella che viene definita Attività Assistite dall’Animale senza fini terapeutici professionali e documentati. Tuttavia, in particolari situazioni e in collaborazione con professionisti della salute e/o dell’educazione, potranno essere avviati progetti di cosiddetta Terapia assistita dall’animale.
I nostri cani da terapia svolgono la propria attività sempre sotto la sorveglianza e la responsabilità del proprio conduttore e in nessun caso vengono lasciati soli con l’utente. La responsabilità di quest’ultimo è invece di competenza della struttura che lo ospita oppure di chi lo accompagna (parente, ecc.). È quindi di primaria importanza che in ogni struttura dove operano i team di cani da terapia vi sia una persona responsabile dell’attività alla quale far riferimento.
Per quanto concerne i tipi di attività svolte dai nostri team questi dipendono da diversi fattori come:
- il carattere e le attitudini del cane; cane attivo, tranquillo, che preferisce i bambini, gli adulti o gli anziani
- il desiderio del conduttore che ha la libera scelta dell’ambiente in cui operare e della frequenza degli interventi (secondo la propria disponibilità)
- il tipo di disabilità presentata dall’utente, le sue capacità cognitive, di mobilità, ecc.
- le aspettative del personale curante
- il contesto in cui opera; scuola, casa di cura, casa per anziani, ecc.
Ogni team sviluppa il proprio modo di attivare il cane, gli insegna dei giochi, lo motiva. Inoltre il conduttore lascerà una certa libertà all’animale che spesso trova da solo delle modalità comportamentali adeguate alla situazione e cercherà, nella misura del possibile di rispondere alle aspettative degli utenti.
Importanti sono anche i rapporti con il personale curante o con chi si occupa degli utenti che dovranno essere improntati ad una serena ma chiara modalità di collaborazione. Il conduttore potrà rifiutarsi di svolgere un’attività che non ritiene idonea per il proprio animale o pericolosa per l’utente. Inoltre, essendo volontario, può decidere in modo autonomo di interrompere l’attività, fermo restando che lo deve fare in modo corretto e con un preavviso adeguato.
Esempi
Attività in una casa anziani
Si potranno fare visite individuali durante le quali verrà messo l’accento sulla comunicazione, l’attivazione dei ricordi, la mobilizzazione della persona, oppure attività in gruppo in cui verranno proposti giochi con il cane, coccole all’animale, ecc.
Attività in un luogo di cura
Molto dipende dal tipo di patologia e dall’età del paziente. Si svolgeranno comunque attività tranquille, coccole (anche con pazienti costretti a letto), ecc.
Attività con bambini
Si favorirà il contatto fisico con l’animale, il superamento di eventuali paure, il coinvolgimento pratico dei bambini nelle attività ludiche proposte, brevi passeggiate con l’animale (con doppio guinzaglio di sicurezza), ecc.
Attività con persone con disabilità intellettiva
Ci si adatterà alle persone e si terrà conto delle loro reazioni. In persone con reazioni imprevedibili si presterà particolare attenzione all’incolumità del cane (movimenti bruschi, calci, forti abbracci, grida, ecc.) e ad evitare possibili reazioni difensive da parte del cane.
I nostri team sul territorio
Quando un team inizia una nuova attività svolge un periodo di prova (da stabilire individualmente) in cui sia il conduttore che l’istituzione potranno valutare la fattibilità del progetto di attività assistita dal cane. È chiaro che per ambo le parti occorrerà un certo periodo di adattamento.
La Cani da terapia Ticino e Moesano non è responsabile degli interventi dei team da essa formati ma resta a disposizione sia del conduttore di un cane da terapia che dell’istituzione o della persona responsabile degli utenti per informazioni o per un incontro in caso di problemi che dovessero sorgere in merito alle attività svolte dai team.
La Scuola mantiene i contatti con i team formati, richiede loro ogni due anni un aggiornamento degli interventi. Otterranno il rinnovo dell'autorizzazione ad operare sul territorio. Offre inoltre ai team degli incontri per condividere le loro esperienze, nonché dei momenti di formazione continua.
La scuola introduce i nuovi team nelle strutture prescelte, vi è una lista d’attesa ma il detentore del cane è libero di scegliere la struttura dove desidera operare, indipendentemente dalle nostre varie proposte. Il team può operare su più strutture e con utenza diversa ma sempre nel rispetto della salute del cane.
- 79 team totali formati
- 38 team in attività
- 35 strutture coperte
- 54 strutture ancora in attesa
Dati aggiornati a giugno 2024
Diplomati 2024Futuro
Molteplici le strutture attualmente in lista d’attesa che hanno manifestato il proprio interesse per questo tipo di attività che è palesemente crescente nel nostro Cantone. Se questo è da un lato rallegrante, pone dall’altro il problema di formare un numero sufficiente di team. Trattandosi di attività di volontariato, un cambiamento nella situazione professionale o familiare oppure una malattia del cane, possono interrompere in modo repentino l’attività senza che vi siano a disposizione team in sostituzione.
Ciononostante, l’allargamento del campo di intervento ad altre strutture o patologie è da noi ritenuto particolarmente importante. Il campo degli ospedali con lungodegenti è un settore per noi ancora inesplorato. Esperienze di successo in questo campo sono tuttavia già state fatte all’estero e, in Svizzera, presso ospedali universitari come ad esempio il Kinderspital di Berna o l’ospedale cantonale di S.Gallo per le cure palliative. Siamo quindi aperti ad una possibilità di collaborazione in questo senso.
Per quanto concerne le misure igieniche messe in atto, soprattutto negli ambienti ospedalieri, queste corrispondono a quanto dettato da SwissNoso, ente preposto alla lotta contro le infezioni nosocomiali in generale con direttive anche riguardo all’itroduzione degli animali in ambito ospedaliero.
L’informazione su questa forma di co-terapia e di approccio al cane e alle mille sfaccettature che questo animale è in grado di attivare è senz’altro un passo avanti per future collaborazioni in questo ambito. È anche un’opportunità per spronare altri detentori di cani a lanciarsi e impegnarsi in questa bellissima attività di volontariato, impegnativa ma anche ricca di soddisfazioni per tutti gli attori coinvolti.